Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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Esame master Siobhan

Ultimo Aggiornamento: 22/08/2012 13:48
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04/08/2012 02:26

Phage [Foresta] La signora dei ribelli allora avrebbe il braccio SX dritto dinanzi a se, all' altezza dell' anca del mannaro, con la scimitarra infilata sotto l' anca del mannaro. Il braccio DX sarebbe chiuso nella morsa del mannaro, e l' avambraccio DX ancora manterrebbe saldo la presa sullo scudo. Le gambe sarebbero nella stessa posizione precedente, apertura pari all' ampiezza delle spalle gamba DX avanzata di 40cm rispetto a quella SX, piede SX ruotato di 45° verso l' esterno e peso del corpo distribuito su entrambe le gambe, con le ginocchia che sarebbero leggermente flesse così che le permetterebbero più stabilità. Tenterebbe quindi di ruotare il braccio SX, da DX verso SX e dall' alto vero il basso, contemporaneamente ruoterebbe il busto da DX verso SX cercando di raggiungere la massima rotazione del busto, il suo intento sarebbe quello di portare il braccio SX in dietro al corpo con un' inclinazione di circa 45° rispetto al suolo con la lama rivolta verso l' avversario e la punta che sarebbe rivolta verso il suolo, il falso filo guarderebbe le spalle della vampira. Contemporaneamente a questa torsione, tenterebbe di ruotare il braccio DX da SX verso Dx, cercando di stendere anche tutto il braccio con tutta la propria forza [POTENZA LIV. 1, FORZA +1], il suo intento e aprire lo scudo cercando di far perdere la presa sul proprio braccio, così che lo scudo impatti pesantemente sul braccio SX dell' avversario.

23:49 Siobhan [Esame Master] Il Mannaro fallisce nell'afferrare l'avambraccio della Vampira, allorché questo è riparato dallo scudo, che ha uno spessore notevole e non accenna a vacillare nemmeno per errore. Non ha compiuto un passo in fin dei conti la cainita, ma solo torsioni del busto, veloci movimenti. Il movimento della scimitarra di lei risulta fluido. Il mannaro tuttavia va a fare un agile salto all'indietro, appena quel che serve per evitare il filo dell'arma. L'agilità naturale della sua razza in questo l'aiuta. Se non fosse che, su quel sentiero che è largo appena un metro, una larghezza che è poco più dell'estensione di un braccio umano,il movimento dello scudo si trova un po' inficiato dai rami degli alberi che sporgono. La potenza viene sgretolata in parte dall'attrito coi riami [-1]. Però il l'intento di lei trova buon esito, nuovamente, poiché già in precedenza nello scansare la spada il mannaro era indietreggiato, lasciando libero il braccio di lei. Ora il naturale avversario della non morta ha l'intenzione di stringere il corpo di lei, avvicinandosi per uno stretto corpo a corpo che somigli ad una danza. Nel saltare all'indietro le gambe sono rimaste tese, dopo la pressione delle piante dei piedi, ed è per questo che la lama va colpendo di striscio la coscia SX di lui. Ma la gamba destra dell'uomo nel frattempo, avanzata di 30 cm rispetto a quella offesa va a far perno per un balzo. E saltando in avanti, il lupo, si trova appena toccato dalla torsione del corpo di lei, di quello scudo di ampiezza niente affatto ignorabile, che sferza comunque, nonostante l'attrito dato dai rami, la spalla di lui. Il corpo non riesce a mantenere l'equilibrio e la spinta della vampira fa perdere rovinosamente l'equilibrio a quello che lei potrebbe considerare solo un animale. Animale che cade a terra sulla schiena, ad una distanza di 1 mt da lei, alla sinistra della Ribelle, al limitare del sentiero. -Maledetta Sanguisuga!-ringhia l'eletto della foresta, digrignando i denti. La vampira al contempo si trova con il braccio destro teso innanzi a sé, che nella forza dello slancio torce dritto attorno a lei, disegnando nell'aria un semicerchio parallelo al terreno, sino alla massima torsione del braccio. Con il peso dello scudo tuttavia anche il busto si torcerà quel che serve, circa 45°. E la Vampira poi, non avrà difficoltà a portarsi nuovamente nella posizione iniziale. E ora che quel mannaro è a terra innanzi a lei...Sono due predatori, i più feroci e crudeli delle terre dell'est. Non si fermeranno. Infatti il mannaro accucciandosi in posizione fetale va, raschiando il terreno con le unghie, facendo peso sulle gambe per saltare, tenendole divaricate di 50° gradi e di modo che sia quasi seduto sui propri talloni, tentando di slanciarsi in avanti con le braccia tese, dritte innanzi a sé per afferrare le gambe di lei, con l'intento di farle perdere l'equilibrio.

Phage [Foresta] Quindi essa avrebbe lo scudo perpendicolare alla linea del corpo, e lo sguardo andrebbe a saettare sul mannaro a terra, un sorriso maligno si dipingerebbe sul volto della signora dei ribelli, mentre andrebbe a ruotare il braccio DX, quindi quello che sorreggerebbe lo scudo, e andrebbe a portarlo con un' angolazione di 90°. Quindi il braccio sarebbe parallelo al suolo, e l' avambraccio parallelo alla linea del corpo, il braccio si abbasserebbe facendo in modo che la superficie alta dello scudo andrebbe a coincidere con la linea del naso, così che questo non infici sulla vista. La signora dei ribelli vedrebbe che il mannaro si sta dando lo slancio verso ella, allora tenterebbe di piegare maggiormente le gambe verso il basso, per poi distenderle, tenterebbe dunque di darsi uno slancio verso le proprie spalle, senza modificare la posizione di queste, e di atterrare indietro quando più lontano le sia permesso data la sua agilità [AGILITA' LIV. 1, AGILITA' +2]. Se fosse riuscita nel salto, tenterebbe di atterrare con le gambe aperte, con l' apertura pari all' ampiezza delle spalle e la gamba DX avanzata di circa 40cm rispetto alla SX, ed il piede SX sarebbe ruotato verso l' esterno di 45°. Quando atterrerebbe cercherebbe di piegare le ginocchia per avere più stabilità ed equilibrio, mentre la rotazione del busto e la posizione delle braccia tenterebbe di non modificarla.

00:27 Siobhan [Esame Master] No. Quel salto è troppo corto. La vampira dopo essersi riparata oltre lo scudo, come all'inizio del combattimento, riesce trovando tutta la stabilità che le serve a fare quel salto indietro che occorre per schivare, con l'equilibrio necessario ad un atterraggio perfetto, poiché la sua agilità è assai maggiore di quella di altri suoi pari. Se non che, il cielo, che già da tutto il giorno minacciava pioggia, termina di addensare le ultime nuvole. Piccole quasi inudibili gocce di pioggia prendono a cadere dal cielo, picchiettando come aghi argentei sui rami. E lì, con quella sporadica pioggerella che inizia a cadere, nella foresta, nel labirintico intrico di rami e tronchi risuona, macabro, stentoreo:un lamento, un ululato. Il Clan. Il Mannaro ha tentato di fare attrito sulla terra, riuscendovi, con le mani e i piedi. Così che ora sta accucciato innanzi ad ella, con le gambe larghe, nella medesma ampiezza di prima,50 °,e le braccia all'interno d'esse. Sono ad una distanza che non permette un colpo di spada senza un previo movimento. Dunque la distanza di due metri. Sadica, sabbiosa e divertita è la risata che si leva dalla bocca di lui. -E ora che fai, bambina?-domanda con un tono di voce quasi carezzevole il mannaro, osservandola dal basso della sua posizione, innanzi a lei, con occhi ambrati. Lui non fa una mossa, mentre al meglio della loro velocità due mannari in forma lupus si stanno avvicinando, correndo di gran carriera verso il sentiero, verso il loro fratello in pericolo. Sono ad una distanza di circa 30 mt dal punto in cui i due si fronteggiano, apparentemente immobili, come in una ieratica stasi sotto la pioggerella fine.

Phage [Foresta] Solo un sorriso, nemmeno prova a spostarsi resta ferma con gli occhi puntati dinanzi ad essa, la pioggia non avrebbe fatto altro che favorirla, e i mannari non conoscevano affatto il potere di loro vampiri. Cerca di scrutare nel proprio cono ottico, se tra i rami più prossimi ci sia qualcuno coperto dall' ombra, ciò non dovrebbe risultare difficile dato il cielo coperto e la notte impellente, infatti tutto dovrebbe essere oscurato, ma non per lei, che vede di notte come se fosse pieno giorno. Quindi resterebbe immobile in quella posizione, aspettando la mossa di quel mannaro. -Sei troppo sicuro di te. ANIMALE!- Direbbe con voce tonante e disgustata. Farebbe una torsione del braccio SX, ruotandolo dal basso verso l' alto avendo sempre la lama della scimitarra che punta verso SX, la punta che punterebbe in alto dietro la vampira a circa 120° rispetto al suolo come se volesse preparare uno SGUALEMBREO REVERSO DI MANCINA.

00:53 Siobhan [Esame Master] La vampira sorride. Melliflua anche lei come la notte le ha insegnato. No i mannari non possono sapere tutto ciò che c'è da sapere. Il braccio sinistro di lei non trova nessun intralcio nel mettersi in posizione come a voler portare il colpo ad una mano, con la manca, pronta a scagliare il colpo. Al contempo la vista periferica di lei sarà in grado anche grazie ai bonus di razza di percepire una fitta zona d'ombra, alla propria sinistra, dove le fronde degli alberi, discoste dal sentiero, si intrecciano fitte come dita, creando un completo buio come di vuoto, a circa un metro e mezzo da lei, alla propria SX. Ma quella è proprio la direzione dalla quale gli ululati e gli uggiolii si fanno più forti, venendole incontro, al punto che ora i lupi sarebbero ad una distanza complessiva di 22 metri dal luogo in cui i due ancora esitano, si fronteggiano, tesi, pronti a colpire. -E voi Sanguisughe, che vi credete dei...Condannati a succhiare colli sudati per sopravvivere. Che ironia!- dice il mannaro con tono canzonatorio alzandosi in piedi con uno scatto quasi fulmineo. E' tardi. E la vampira deve decidere subito cosa fare, se soccombere lottando, o fuggire, andando nelle fauci del lupo. Come nell'azione precedente i metri tra la vampira e il mannaro sono 2.

Phage [Foresta] Non sarebbe la scelta migliore quella di usare la propria abilità per fuggire, ma avrebbe un' altra possibilità. UCCIDERLO ed andare via in forma di nebbia. Sposterebbe il peso del corpo sulla gamba DX, e farebbe perno su questa per portare la gamba SX davanti e poi quella DX ancora, la sua intenzione sarebbe quella di fare uno scatto in avanti compiendo circa 1,40 mt, con tutta la propria velocità [AGILITA' LIV. 1, AGILITA' +2]. Quindi si porterebbe a circa 60 cm da esso ruotando tutto il busto da DX verso SX tenendo la spada con il colpo preparato come se volesse portare l' attenzione dell' avversario sul colpo di spada. Quando giungerebbe a quella distanza, pianterebbe il piede DX al suolo e lo fletterebbe leggermente per dare più equilibrio al corpo, così partirebbe la gamba SX cercando di compiere una rotazione da SX verso DX, con la gamba SX tesa e anche il piede SX, cercando di impattare la gamba contro il lato DX del ginocchio DX di lui in quella sorta di TONDO REVERSO DI MANCINA. La sua intenzione sarebbe quella di ficcare quell' articolazione verso l' interno con tutta la propria forza, cercando di proseguire il colpo se esso dovesse spostare quella gamba [POTENZA LIV. 1, FORZA +1].

01:18 Siobhan [Esame Master] Il suolo non è ancora così bagnato da intralciare i movimenti, e il sentiero è sgombro da ostacoli di sorta. Entrambe le gambe non trovano difficoltà alcuna nel percorrere quel metro e mezzo, al punto che ancora 50 cm avanzano tra i due, quello del mannaro, in piedi, e quello della vampira teso in avanti nello scatto. Il Mannaro è distratto, fremente per l'avvicinarsi dei fratelli, che percorrono ora altri metri, portandosi ad una distanza di 1 mt dall'unica zona d'ombra. Il colpo già preparato in precedenza sembrerebbe una tattica per sviare. E' una Ribelle non una sciocca. Ecco dunque che mentre il mannaro, ascoltando gli ululati, sobbalza quasi sorpreso dalla spada che inizia ad abbassarsi, alzandovi gli occhi ambrati, la gamba sinistra di lei si alza con forza, andando ad impattare contro il ginoccio DX del lupo. La gamba cede con uno schioppo di tendini, piegandosi verso l'interno, le ginocchia che cozzano l'una contro l'altra e il corpo che si sbilancia verso sx, perdendo il Proprio baricentro. Il colpo viene portato dall'alto verso il basso con la manca senza alcuna sporcatura questa volta. Ed ora che la gamba ha ceduto, i tendini sono fuori posto...Ora, che i lupi si avvicinano e un tuono riecheggia, annunciando l'imminente temporale, spetta ad ella il prossimo passo. La distanza tra i due è di 60 cm, come voleva Phage, e la gamba sinistra di lei, quella che ha scagliato il colpo si trova ora a mezz'aria,sbilanciata verso destra, in attesa che la sua padrona ritrovi una posizione più comoda, o consona ai suoi prossimi intenti.

Phage [Foresta] Quella distanza sarebbe abbastanza corta per fare tutto ciò che le aggrada, porta la gamba SX nuovamente dietro la DX, cercando di mantenere l' equilibrio sulla sola gamba DX. Porta la gamba SX dietro la destra a circa 40cm, con un' ampiezza pari a quella delle spalle. Il busto tenta di ruotare nuovamente da DX verso SX, cercando di raggiungere la massima torsione di questo. Il braccio Sx resterebbe nella posizione precedente. Ma quando il busto raggiungerebbe la massima torsione andrebbe a fare come una molla, quindi ruoterebbe da SX verso DX e contemporaneamente il braccio SX andrebbe a muoversi dall' alto verso il basso e da SX verso DX, in quella sorta di SGUALEMBRO REVERSO DI MANCINA. L' intenzione della signora dei ribelli sarebbe quella di ficcare il filo medio della scimitarra nella parte centrale tra il collo e la spalla del mannaro, con tutta la sua forza [POTENZA LIV. 1, FORZA +1].

01:38 Siobhan [Esame Master] La Cainita sfrutta l'andamento del corpo, che trova la corretta torsione nell'andare da sx a destra. E subito, l'attimo successivo la torsione è inversa: il busto cerca l'andamento contrario senza errori di sorta. Quel colpo di spada appare il medesimo di prima. E il movimento è lo stesso, dall'alto verso il basso, ma questa volta con l'intento di uccidere. Nel perdere l'equilibrio il mannaro si trova quindi in ginocchio, come in preghiera innanzi alla signora dei ribelli. E il medio della lama cade, proprio nel punto da lei voluto. Trova il collo secco del lupo. La lama incide le carni con un fiotto di sangue, trovando qualche resistenza dove i tendini sono tesi a causa dell'adrenalina e dello sforzo. Ma infine anche questi cedono sotto il duro metallo della scimitarra. Un abbondante fiotto di sangue irrora il volto del mannaro, che alza gli occhi ambrati su di lei, ora vitrei,emettendo indistintii gorgoglii. La vampira è dunque ora alla distanza di 60 cm dal corpo gorgogliante di lui, con le gambe divaricate e il colpo sferrato. Ma è quel suono che dovrebbe farla affrettare: infatti mentre lei decideva di uccidere il suo avversario, e lì scattava, affondava la lama, e la pioggia cadeva, i lupus hanno percorso altri metri, trovandosi ora ad una distanza complessiva di sei metri dal sentiero, dall'esatto punto in cui i due si trovano. Un ululato di dolore, di rabbia, si leva vicino, alzandosi verso i rami più alti. La vampira deve decidere in fretta cosa fare: portare via con sé la scimitarra, lasciare l'arma, scappare, semplicemente? Perché ora i Lupus sono due, e lei sola. Il corpo del mannaro non si accascia per terra, privo di vita perché trattenuto dalla lama ancora, la gola e il collo sul lato sinistro slabbrati e sanguinanti.

Phage [Foresta] Non lascerebbe la presa sull' arma ma compirebbe una rotazione del braccio, dal basso verso l' alto, cerca di estrarre la spada dal corpo del mannaro con tutta la propria forza. Tenterebbe dunque di fare perno sulla gamba sinistra per ruotare il proprio corpo, da DX verso SX, in direzione dei mannari, cerca di porsi frontalmente a questi, con il braccio SX indietro al proprio corpo con la punta rivolta verso l' alto e la lama che punterebbe verso SX. Ruoterebbe nuovamente il busto da DX verso SX tentando di raggiungere la massima estensione di questo, cercando di posizionarsi nella stessa posizione di prima. Lo sguardo che guarderebbe sempre da sopra lo scudo rivolto verso la foresta cercando sempre una zona in ombra che sia a 6 mt da essa.

01:59 Siobhan [Esame Master] La donna riesce ad estrarre l'arma: quel corpo morto ormai non farà alcuna resistenza. E una volta, che sanguinante, viscida,la lama è estratta dalla ferita slabbrata, il corpo viene ruotato nuovamente in direzione del bosco. Proprio da quei mannari, che ora escono dal folto, mostrandosi agli occhi della vampira. La lama è a riposo, alla sinistra del corpo di lei, lo scudo nella solita posizione protettiva, in linea con lo sguardo. Ora che i lupi sono così vicini e rallentano, come accerchiandola, soppesandola, ad una distanza di appena 2 mt da lei, proprio di fronte, l'unica via di fuga disponibile sotto la notte uggiosa, la pioggia che cade è dietro di lei. Il folto della foresta nasconde lo sguardo della luce, ombreggiando il sottobosco fittamente, non fosse per sporadiche zone illuminate. Dunque la Cainita può scegliere di indietreggiare. Sarebbe una piccola umiliazione, contro quei lupi che ringhiano, il pelo ritto sul collo, le zanne sguainate osservandola come una preda ancora a due metri da lei. L'unica possibilità è sfuggire, lì in quella via che sta oltre di lei, a 4,5 mt, tra gli alberi gocciolanti. La vampira ancora in posizione di difesa, la spada alla sx e lo scudo innanzi, ora deve decidere.

Phage [Foresta] Non avrebbe alcun senso andare contro la morte, si era divertita ad uccidere quel mannaro, e adesso doveva solo andarsene. Un sorriso maligno si dipinge sul volto della signora dei ribelli, e con un tono di sublime malignità direbbe. -Mi sarebbe piaciuto tranciare voi maledetti animali, come ho fatto con il vostro compagno, ma doveri più importanti mi attendono! La prossima volta non sarò così clemente!- Il tono andrebbe ad essere minaccioso, mentre lo sguardo sarebbe sempre puntato verso la zona d' ombra. Così tenterebbe di trovare il condotto, che dall' ombra ai suoi piedi, la porterebbe alla zona d' ombra che antecede i lupi mannari. Se l' avrebbe trovata non gli basterebbe nulla. Fletterebbe le gambe e poi le distenderebbe, cercando di compiere un piccolo saltello. Dovrebbe così essere risucchiata dall' ombra ai suoi piedi e fuoriuscire dalla zona in ombra dietro i mannari [MUOVERSI TRA LE OMBRE LIV. 1]

02:11 Siobhan [Esame Master] La vampira parla in modo arrogante verso quei lupi, che con lenti viscidi rivoletti di saliva mostrano a lei le zanne con cupi ringhi che sono come brontolii che ben si accordano con i tuoni in lontananza del temporale che sta arrivando. I fili argentati cadono, sempre più fitti. A quel suo dire le bestie lì, ferme innanzi, hanno un fremito di rabbia. E proprio mentre una di loro, quella più piccola, forse il maschio, decide di avventarsile contro, la cainita si volta. Basterà ad ella scostare qualche albero, cosa veramente da poco se ci provasse, vista la sua agilità. Quel salto, aggraziato nonostante sia sporca di sangue, come una comune assassina, la porta a scomparire, come inghiottita nel nulla. L'altro lupo allora si avvicina al corpo riverso del fratello, condannato per sempre alla forma umana. Il maschio si blocca invece, nel suo attacco, disorientato dall'improvvisa scomparda della ribelle. Ma lei è proprio lì dietro, e lui se ne accorgerà forse tardi. Mentre lei potrà ben udire, ormai, se corresse, a circa 10 metri di distanza dai lupi ancora fermi sul sentiero, il latrato di agonia, per la perdita di un membro del branco. Un latrato che giura vendetta.
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