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"Le cose proibite sono le piu' allettanti"

Ultimo Aggiornamento: 21/05/2012 00:28
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Età: 30
Sesso: Maschile
21/05/2012 00:03

Primo allenamento Dakalia illusionismo liv.2
Riassunto: Stefan è in biblioteca intento a leggere un tomo antico e verrà interrotto dall'arrivo di Dakalia. Una breve conversazione tra loro che vedrà Johan protagonista, ma poi la vampira allenerà sul gitano le sue doti.

Commento: Questo è il primo allenamento di Dakalia della skill illusionismo liv.2
non c'è altro da segnalare, solo un grazie alla player per la giocata ;)


I fatti...

21:18  Stefan   [Biblioteca] La pietra antica dell'Oscura dimora già sarebbe totalmente avvolta dalle ombre notturne, la palla infuocata è tornata a riposare concedendo il trono alla luna nel cielo.. un cielo ormai scuro, tinto di pece, un cielo privo di luce se non per la bruma argentea donata dalla bianca madre.. un cielo che permette ai Predatori di evadere dalla propria dimora. Eppure il Corvo ancora non è andato a caccia, la sua presenza sarebbe ospitata dall'ampia e taciturna biblioteca. Le natiche troverebbero saldo sostegno dal legno della sediola, il busto appena inclinato in avanti, i gomiti a trovar sostegno dalla scrivania.. ed il capo appena chino così da permettere all'iridi accese di vagare sullo scritto dinanzi il petto. A lambire il busto v'è una semplice camicia candida, a fasciare le gambe magre un paio di braghe tinte di nero che terminano il proprio confine all'interno dei calzari calzati ai piedi. Non vi sono armi alla cinghia, non v'è maschera a celare il volto.. solo il crine un poco >>>
21:21  Stefan   [Biblioteca] scompigliato che incornicia quel volto d'alabastro, inespressivo, quella finzione ove non v'è riflesso d'umanità alcuna. Nessun respiro a dilatare la gabbia toracica e a provenire dalle labbra scarlatte appena dischiuse, nessun segno di vita.. anche i sensi tacciono.. è concentrato, la mente sarebbe intenta a ponderare su quel mucchio di parole che è intento a leggere, un antico scritto colto dagli scaffali polverosi della biblioteca.. visto che la lettura, è una delle abitudini umane che la dannazione non ha fatto svanire..

21:33  Dakalia   [Corridoio/Biblioteca] [Calmi e lenti i passi della bionda dannata. Decisi. Diretti alla biblioteca. Ha cercato il padre per circa mezzora. E spera adesso di trovarlo in quel loco di antica cultura. Procede verso il corridoio, mentre l'abito color porpora di seta e broccato, degno della più provocante meretrice, fruscia lievemente a ogni passo che la Gitana compie. I capelli, quei morbidi e profumati di vaniglia e cannella, fili d'oro, sono acconciati in un vaporoso e tragressivo chignon sbarazzino,con un giglio rosso come il sangue incastonato dove i capelli sono legati. Disarmata. Non ha bisogno di armi per vedere il Nobile Padre. Continua a camminare. Un conosciuto odore la raggiunge. Prima lieve, poi violento. ]Padre...[sussurra con un minuscolo sorrisetto, poi le labbra ritornano neutrali. Accellera un poco finché non raggiunge la porta in legno massiccio della biblioteca. Nessuna esitazione mentre apre la porta con una spinta leggera. ]

21:40  Stefan   [Biblioteca] Se non fosse per quell'unica candela posta all'estremità destra della lignea scrivania, per quell'unica debole fonte di luce in un perenne oblio d'oscurità, le membra proporzionate ed alabastrine, pallide, del fu mezzo, sarebbero totalmente amalgamate alle tenebre che notte e dì cullano la biblioteca e tutta la dimora degli antichi. Con lentezza, forse estrema, le dita della man dritta andranno ad avvolgere la pagina che poco prima l'iridi erano intente a perlustrare, con l'intento da sfogliarla e permettere, di conseguenza, al Predatore di continuare la propria lettura. Sarà l'udito per primo a captare delle variazioni nel territorio circostante, a catturare i passi della giovane vampira che incede lungo il buio corridoio.. e poi anche l'olfatto inizierà a giovare della sua immortalità.. fresca... di colei che è divenuta Sangue del suo Sangue, divenuta come il Gitano una falce della madre nera, colei che ha scelto ed a cui ha fatto un dono macabro. A quelle percezioni il capo appena>>
21:45  Stefan   [Biblioteca] s'eleverà e lo sguardo vitreo del Gitano seguirà tale movenza per andare con esattezza e senza difficoltà a puntare il legno del portone, che a breve verrà dischiuso.. E solo quando la sagoma della vampira si paleserà sulla soglia dell'ampio salone, le labbra inizierebbero a muoversi, lentamente.."Mi solleva vederti qui... alla fine l'istinto ti conduce a me e ti fa abbandonare certe compagnie?" si potrà notare che quel tono vocale perennemente gelido sarebbe screziato da una sorta di ironia.. che probabilmente, l'altra capterà senza difficoltà. Un sorriso quasi impercettibile seguirà la sua favella, e permarrà poi silenzioso, estendendo ancora i sensi, i sensi del predatore che svelano gli eventi prima che essi si compiano.. ma per il momento, oltre all'aroma immortale della figlia ed all'antichità della biblioteca, non vi sarebbe altro.

22:00  Dakalia   [Biblioteca] [Gli occhi vagano per la stanza mentre s'avvede della dannata figura del Gitano. Il Padre. Si avvicina di qualche passo verso di lui. Fermandosi a circa due metri buoni dal Vampiro. Ascolta quelle parole, solcate da una sfumatura ironica. Un sorriso beffardo, screziato da una traccia lussuriosa e perversa. ] Sera Padre. Mi dispiace contraddirvi. Ma le vostre parole sono errate. Sono venuta da Voi, ma la mia compagnia rimane la stessa. [Sogghigna per poi avvicinarsi di un altro passo. Appoggerebbe con decisione ed eleganza i palmi sulla superficie del tavolo antico. Sporgendosi di poco sul tavolo, verso di lui. E mettendo in risalto la peccaminosa forma soda del petto.]Voi che compagnia maschile mi suggerireste?[Domanda con voce leggermente più roca del solito. Attende senza emettere altre parole. Con un respiro che accentua i seni dal corpetto molto scollato.]

22:06  Stefan   [Biblioteca] Con una movenza altrettanto placida, lenta, la man dritta andrà a chiudere totalmente il tomo sopra la lignea superficie, per poi congiungere il braccio destro al mancino, entrambi intrecciati comodamente all'altezza del petto. Il busto progressivamente , anch'esso lento, compierà una movenza all'indietro così da permettere alla ritta schiena di adattarsi totalmente allo schienale della sediola. La gamba destra s'accavallerà alla mancina, le rigide e fredde membra dunque assumeranno una posizione piu' comoda, e silenzioso osserverà il cammino di Dakalia, scrutando accuratamente quel corpo da capo a piedi e stabilizzando infine l'iridi sugli occhi di lei. Silenzioso ascolta, pondera, e senza fretta farà trascorrere una buona manciata di attimi.. visto che oramai è un essere che non ha piu' un concetto del Tempo.. e solo quando avrà riflettuto abbastanza sul verbo della vampira, s'accingerà a proferire un rimando.."Quel ribelle è ancora indisciplinato, lo era quand'era un umano e vedo >>
22:10  Stefan   [Biblioteca] che con il dono che gli è stato concesso non vi sono progressi, Dakalia.. e l'errore piu' grande per un giovane del Palazzo, è mostrarsi in questo modo al cospetto dei signori" principierà, muovendo lente le labbra, senza nessun inflessione a macchiare il tono vocale, come di consuetudine.."Hai la perfezione dinanzi i tuoi occhi, che altra compagnia dovresti desiderare?" e come al solito metterà in mostra tutta la sua vanità, la sua superbia.. il mostro dominante che veste il corpo di un diciottenne stroncato durante la crescita, fin troppo insolente per perdere l'occasione di mostrarsi tale. Per il momento non aggiungerà altro, mentre attende, il capo s'inclinerà appena verso la spalla dritta, e lo sguardo chiaro, limpido, permarrà sull'iridi della Gitana..

22:21  Dakalia   [Biblioteca] [Attende le sue parole, che a parere umano potrebbero essere giunte in ritardo. Ma per una creatura eterna quella lentezza è del tutto naturale. Lo ascolta, rimandendo in quella provocante posizione che le viene naturale, essendo cresciuta per strada e nei bordelli. Le iridi chiarissime fisse in quelle del Signore. ]Me ne rendo conto Padre. Proverò a parlargli. A farglielo intendere.[Dice con un tono serio, come se l'argomento trattato le stesse molto a cuore. Ma non è così. Quel Ribelle è suo. E se vuole che rimanga tale, e che continui a esistere, deve impegnarsi. Un leggero sospiro di rammarico, per poi udire le vanesie parole del Padre. Scrutandolo in volto. Seria. Poi, con estrema lentezza, le labbra si piegheranno in un beffardo e provocatorio sorriso, che mostra un scodella dentatura candida e perfetta. ]Non siete mio, Padre. Non mi è concesso desiderarvi.[ Il sorriso si allarga, mantiene il contatto visivo con le sue iridi verdi. Attende silente.]

22:27  Stefan   [Biblioteca] Manterrà vivo il contatto visivo con gli occhi della figlia e nel mentre, permarrà nella sua perenne immobilità e nella sua mutezza. Concederà spazio alla Gitana per esporre la propria favella, e di nuovo farà trascorrere altri attimi al termine di questa.. come se stesse ponderando su ogni lettera e su quei lineamenti facciali che con precisione lo sguardo s'accinge a perlustrare in ogni porzione. S'eleverà appena l'angolo della bocca, in una movenza quasi impercettibile in reazione.. con il capo che nel mentre, si manterrà ancora lievemente piegato.."Le cose proibite sono le piu' allettanti, o erro?" domanderà, ancora con il precedente gelo a cospargere ogni parola.. un quesito..come se la stesse sfidando o sottoponendo a chissà qualche giochetto mentale. E lo sguardo appositamente sfilerà verso il basso, catturando ogni centimetro di quel corpo per poi risalire verso l'alto. Le gemelle al contempo farebbero leva sui braccioli della poltrona, e le gambe si contrarrebbero appena così >>
22:31  Stefan   [Biblioteca] da alimentare l'erezione del proprio corpo, di quelle membra marmoree e dannate che si ergeranno verso l'alto in tutta la loro imponenza.. E solo quando avrà assunto la consueta compostezza, ruoterà verso sinistra sul proprio asse, di qualche grado, con l'intento di muovere ampi e lenti passi in direzione della vetrata. Si porrebbe a circa mezzo metro da essa, dando dunque di conseguenza le spalle alla figlia ed incastonando il proprio sguardo con le terse tenebre che vigono al cortile ed avvolgono l'intero palazzo della morte. "Sei qui per migliorare le tue doti.. se non erro neanche adesso.." e queste altre parole le verrebbero concesse pur non mirandola in volto, con le braccia distese elegantemente dietro la schiena ed il polso destro incastonato tra le dita della manca.. attende, immobile.. come se fosse una delle statue che adornano l'ampia sala...

22:38  Dakalia   [Biblioteca] [Di nuovo parole che paiono provocazioni. Le piacciono le provocazioni. Poco il tondelli Gitana, con una sfumatura di sfida forse nascosta tra le parole.]No. Non errate. Le cose proibite sono le più allettanti.[Ma non sta alludendo al Padre. Anche se qualche pensiero forse ci sarebbe. Ma punta il Fratello. Proibito. Voluto. Ottenuto. Un ghigno macabro le increspa le labbra scarlatte. Lo osserva alzarsi, lento. Come ogni vampiro che non ha fretta. Segue con gli occhi la sua figura dirigersi verso la vetrata e scrutare di fuori. Cibandosi quasi dell' immagine che si prospetta agli occhi celesti e chiarissimi della Neo Vampira. Le parole la raggiungono. La dannata si tira suon il busto e seria ora annuisce anche se il Padre non può vederla.]No. Non errate nemmeno questa volta. Vi prego di allenarmi [Lo informa con voce inflessibile, continuando a guardarlo.]

22:51  Stefan   [Biblioteca] Ancora l'iridi perlustreranno l'esterno del palazzo, sfilando tra le lapidi marmoree che adornano il cortile spoglio...e le pupille dilatate non incontrerebbero difficoltà alcuna..come se sfruttassero il riverbero della notte per illuminare il marmo di quella sfilza di pietre. Nel mentre l'udito fine verrà accarezzato dal verbo di Dakalia, ma come per tutto l'incontro, quelle parole non susciterebbero nulla nel fu mezzo, ancora quel vuoto ad animare il volto.. quella perenne inespressività ad impadronirsi dei lineamenti giovanili...statici..freddi.. delicati.. tipici di coloro di stirpe nordica e vittime di una maledizione. Di nuovo ruoterebbe il vampiro sul proprio asse, questa volta di 180° precisi, così da porsi perfettamente frontale alla neo Gitana ma distante di ancora qualche metro.. Lo sguardo limpido, freddo, ma accurato, andrà nuovamente a perlustrarne le membra, con cura.. senza perdersi neanche un centimetro..insistente, prepotente forse? Ma non se ne cura.. è come se >>
22:56  Stefan   [Biblioteca] tacitamente volesse ammirare quel corpo, frutto del suo stesso sangue. Concederà ad ella dapprima un lento cenno del capo, dall'alto verso il basso, in segno di consenso.. e poi le labbra con la precedente neutralità riprenderanno a dischiudersi..."Guardami, senza soffermarti all'apparenza, concentrati, guarda oltre.. svuota la mente, permettile di ospitare solo la tua illusione, ciò che poi vorrai farmi vedere.. Ma tenta di prestare piu' attenzione, di essere piu' precisa, così potrai farmi vedere piu' immagini, non solo una unica.. e potrai donare loro movimento, così da renderle piu' reali ai miei occhi. Non lasciare nulla al caso, non concedere alla tua illusione di avere imprecisioni..siamo Gitani, rammenta, siamo perfetti." ed ogni parola verrà scandita, non peccherà in precisione, così da far risultare chiaro il verbo [Carisma (2)] ed attenderà, curioso, interessato, muovendo solo le braccia che comodamente s'intrecceranno ancora ad altezza petto.

23:06  Dakalia   [Biblioteca] [Attende pazientemente le parole, le pillole di saggezza, del Gitano. Lo osserva mentre gli occhi verdi, vivi, di lui le osservano tutto il corpo. Coperto solo da quei tessuti scollati e provocanti. Da meretrice. Si sente a suo agio in quelle vesti porpora. Ed ecco che le parole dal Padre le carezzano l'udito. Ascolta tutto con estrema attenzione. Poi annuisce impercettibilmente.Mantiene il contatto visivo e poi ...svuota la mente. Cercando di non pensare a nulla, scacciando i pensieri e le domande. Visualizzando solo l'illusione. Prima una figura, poi un'altra. Sommandole. Ricordi. Una bambina. Una bambina piccola. Sui cinque anni appena. Dai morbidi e spettinati capelli color dell'oro che le arrivano poco sopra le spalle. Lasciati sciolti ad incorniciare il viso. Quel viso dall'espressione già maliziosa e quasi beffarda. Le labbra di un rosa scuro macchiate di sangue, e una goccia a macchiare la camicetta color zafferano tenue che indossa. Alle'altezza del colletto più chiaro.>>
23:13  Dakalia   [Biblioteca] >>Il nasino piccolo e alla francese è leggermente arricciato all' insù. È in piedi. Su uno sgabello in legno scuro, traballante. In equilibrio precario. Indossa una gonnella bianca che le copre anche i morbidi piedini. Le mani piccole e rosee tengono forte le spalle di un bambino più piccolo. Sui tre anni. Biondo e riccioluto. Con gli occhi spenti, vitrei. Si muove. Stringe e lascia l'orlo della casacca color pistacchio. Sull'orlo delle lacrime. Le labbra tremolanti e tira su col naso. La bambina lo ha appena morso. Si è appena citata di lui. Dakalia e johan da piccoli. La volta che lei lo ha morso. La Vampira cerca di proiettare l'illusione agli occhi vivi del nobile Padre. Mentre svuotata. E concentrazione al massimo.Silente.]

23:19  Stefan   [Biblioteca] Immobile, impassibile.. attende.. senza fretta nè premura.. permanendo nella calma e nel silenzio dei morti.. con il tempo che gli scorre dinanzi senza ch'egli se ne accorga. Solo dopo una buona manciata di secondi, apparirà allo sguardo l'illusione prodotta da Dakalia.. ciò che la mente di un Gitano è in grado di compiere, ciò che la loro arma letale sa egregiamente portare a termine.. e che alle volte, può essere piu' che letale per un nemico. Pondererà a fondo su quell'immagine in movimento, che verrà scrutata in ogni porzione, e di conseguenza la sagoma di Dakalia andrà in secondo piano per la vista del Dannato. Solo un passo all'indietro verrà compiuto, con l'intento di adattare la parte terminale della schiena contro la spoglia parete, mantenendo le braccia unite al petto ed incrociando il piede destro sopra al sinistro..così da porsi piu' comodo, piu' spavaldo forse, come al solito.. e mentre studia l'illusione della figlia, ancora il vuoto a macchiare il viso.. ancora privo >>>
23:23  Stefan   [Biblioteca] di espressione, ma solo il riflesso di ciò che un tempo fu.. un mezzo umano, un mezzo eterno.. un impuro divenuto perfetto, in ogni fibra del suo corpo..."Bene.. non è perfetta ma migliorerai, ne sono certo, e ti dovrai allenare molto per portare ad un livello alto le tue doti, come ho fatto io..." principierà, atono, per poi proseguire.."Adesso cambia soggetto, concentrati ancora su di me, mostrami altro.." e le concederà altre parole, tentando di scavalcare con l'iridi l'illusione della figlia per scrutarla nuovamente.. Mentre attende per l'ennesima volta troneggerà il silenzio piu' totale, ed i sensi si protenderanno, fino alla distanza a loro concessa.. ma non vi sarebbe nulla in grado di sollecitare l'interesse del Predatore.

23:33  Dakalia   [Biblioteca] [L'illusione è riuscita con qualche difetto. è leggermente sfumata. Ma come ha detto il Padre, migliorerà. Accetta l sua proposta. Fa svanire quelle figure. Quelle menzogne illusorie, per poi cercare di far apparire altro. Questo non è un ricordo. È frutto della sua immaginazione macabra e dannata. Un uomo. Vestito con abiti logori e marroni, sporchi di fango e chissà che altro, dai capelli rasati e sale e pepe. Con una disordinata barba incolta lunga due o tre centimetri. Striscia. Striscia a fatica. Annaspando. Poi arriva una dama. Se stessa. Con i capelli sciolti e che ondeggiano. Vestita solamente con una tunica nera stretta in vita da una fascia argentata. Tiene in mano una spada. Si avvicina sprezzante al poveretto e fetido uomo e con un gesto deciso e di puro disprezzo, gli taglia la testa di netto, e gli schizzi di sangue rosso glimacchiano il perfetto volto e la tunica. Le gocce di sangue si muovono sulla fascia, formando una tetra scritta di sangue, ben leggibile. "A morte>>
23:35  Dakalia   [Biblioteca] >>l'insetto." Una specie di vendetta personale. Essendo quell'uomo uno dei clienti più brutali e volgari del Bordello. Cerca di far vedere al vampiro l'immagine. Rimanendo immobile e concentrata.]

23:42  Stefan   [Biblioteca] Permane in penombra, ora interamente cullato dalle tenebre della sala vista la lontananza istituita con la candela sulla scrivania.. il corpo d'alabastro sarebbe dunque amalgamato al gioco d'ombre che tinge interamente la biblioteca e muto, sarà parte anche della piacevole mutezza del loco.. inespugnabile...il silenzio degli innumerevoli corpi a cui è stata strappata senza pietà la vita all'interno di queste mura, e la quiete delle creature che vi dimorano, la quiete dell'immortalità. Dopo un lento susseguirsi di istanti dove Dakalia ha messo in pratica gli insegnamenti del Gitano, gli eventi muteranno dinanzi lo sguardo vitreo di questo, l'iridi non saranno piu' intente a perlustrare la scenetta precedentemente offerta dalla figlia, ma ben altro, immagini piu' macabre, piu' lugubri e piu' chiare delle altre, che progressivamente, assottiglierebbero le labbra del fu mezzo.. Dakalia è all'inizio dell'apprendimento, dunque quel sangue non potrà sollecitare l'olfatto, ma interesserà >>>
23:47  Stefan   [Biblioteca] l'attenta vista del vampiro, di una creatura che trova piacere anche nella sofferenza umana, che trova la vera lussuria in un desiderio oscuro e sanguigno, peccaminoso.. "Sei a buon punto Dakalia, ma ci vorrà altro allenamento.. allena pure le tue doti con la servitù, o con qualche tuo fratello... oppure, con qualche umano con cui vorrai divertirti.. tenta di essere precisa figlia mia e con il tempo maturerai ciò che la tua mente è in grado di fare. Ora è giunta l'ora di andare per me, ho degli affari da sbrigare.." e l'ultima frase probabilmente verrà colta dalla vampira, visto che la notte è giunta e con essa le tenebre..la luna è alta nel cielo ed i predatori "vivono" solamente in questo lasso di tempo.. Non le verrà concesso altro, il giovane eterno s'incamminerà verso l'imponente portone della sala, e la consueta ampia e fluida falcata lo condurrà dapprima nel corridoio e poi all'esterno della dimora oscura. E' giunta l'ora della caccia e di appagare la bestia che dimora in lui.

23:55  Dakalia   [Biblioteca] [Anche questa Illusione, questo mero e sanguineo inganno, è andato a buon punto, a giudicare dalle parole del biondo Gitano. La ragazza sbatte le palpebre velocemente e l'illusione svanisce. Chiude gli occhi un momento per poi osservare il volto del padre e fare un largo e soddisfatto sorriso compiaciuto. ]Vi ringrazio. Sia del tempo a me dedicato sia del resto. [Sogghigna facendo un inchino che la porta a tirare un poco su con le mani quelle provocanti vesti purpuree. Lo sguardo glaciale ma vivo della Vampira segue il padre uscire dalla Biblioteca, allettandosi del suo odore quando le passa affianco. Le ha messo sete. Probabilmente adesso andrà o in camera sua, dove sta anche il Fratello, o a nutrirsi di qualche succube ignaro e sprovveduto. Esce anche lei dall'ampia stanza, dopo aver degnato di un curioso e affascinato sguardo celeste i libri antichi sugli scaffali. Le è sempre piaciuto leggere. Probabilmente tornerà lì. Si avvia per il corridoio in mero silenzio di morte. >>
23:56  Dakalia   [Biblioteca] >>impassibile, anche soddisfatta del proprio risultato. Nessun movimento ad alterare il petto voluminoso. La dannata dama si allontana dirigendosi dal Fratello. Lenta.]
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21/05/2012 00:28

1° ALLENAMENTO PER ILLUSIONISPO DI 2° LIV. APPROVATO. ASPETTO IL SECONDO ALLENAMENTO PER INSERIRE LA SKILL IN SCHEDA.
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