I Tre Soli

Rigenerazione Michael

  • Messaggi
  • OFFLINE
    .mikalui.
    Post: 7
    Sesso: Maschile
    00 30/06/2012 18:34
    RIASSUNTO:
    Michael, da solo in grotta, finalmente si rigenera dalla ferita provocata da Stefan. Qualche tentativo è andato storto ma, infine, decide di abbandonarsi al turbinio del sangue provocato dalla concentrazione e sarà questo a condurlo alla guarigione.

    Necessari da scheda 5 turni di concentrazione e 2 di mantenimento. Spero di non aver toppato qualcosa [SM=g27994]



    Michael [grotta] Così dovrebbe accadere, l’ha detto Sirya, con un po’ di concentrazione. E l’ibrido ci sta provando…da un po’ a dire la verità. Le fauci si serrano in un ringhio che rimbomberà nell’androne vuoto della caverna, che l’abbia beffato la Sorella? No. Per quale dannato motivo dargli l’assoluta certezza di potersi rimarginare se non fosse vero? Seduto a terra, la parte alta della schiena in contatto con la parete rocciosa ed entrambi i piedi a terra, ginocchia svettanti verso l’alto. Il torace nudo, le gambe inguainate nei soliti pantaloni scuri. Le armi sempre accanto a lui, a terra. Pugnale accanto alla gamba destra e sciabola alla sinistra. Ci prova ma la concentrazione non sembra riuscire mai a raggiungere il proprio apice. Chiedere nuovamente aiuto semplificherebbe molto ma a che prezzo? Continuare ad apparire come il cucciolo del branco. Ce la farà…Ora.

    17:36 Michael [grotta] Immobile. Gli avambracci posti trasversalmente sulle ginocchia flesse, gli occhi chiusi, la nuca depositata contro il muro di pietre. Il respiro tenterà di stabilizzarsi ed ad ogni fluir del fiato l’ibrido espellerà dal corpo ogni sensazione, emozione, percezione, ogni pensiero che vorrebbe giungere ad inficiare la riuscita dell’atto, ogni consapevolezza interiore ed esteriore. Un percorso lungo che inizia ora ma che l’impuro, questa volta, porterà a termine se non vorrà rimaner, per la propria eternità, sfregiato dal marchio del Vampiro. La tensione che attanaglia mandibola e mascella parrebbe stemperarsi, la contrattura dei muscoli dorsali diminuire iniziando a lasciar spazio alla tranquillità che accompagna la concentrazione utile. Quella che, l’ibrido, non aveva mai tentato di raggiunger prima d’ora. [rigenerazione concentrazione 1/5]

    17:45 Michael [grotta] Non v’è paura ne timore nell’abbandonarsi all’abbraccio accogliente della tranquillità. I pensieri esuli s’appesantiscono ricadendo nel mare di pace placido che dovrebbe essere la mente dell’ibrido in questo momento, svanendo, inghiottiti, tacitati, inghiottiti dall’oblio di uno spirito che parrebbe allontanarsi dal proprio stesso corpo pur senza lasciare l’involucro. Si rifugia nel proprio silenzio, la mente, nella tranquillità necessaria alla concentrazione. Ciò che era, ciò che è, ciò che sarà non han alcuna importanza se confrontati con l’obiettivo che l’impuro si è prefitto e dunque non dovrebbero giungere a destabilizzare la profondità di quel raccoglimento. Il respiro rallenta ancora, si fa ampio ed abbondante. I movimenti involontari, che accompagnano ogni distendersi e contrarsi del torace, sono eccessivamente lenti quasi impercettibili. [rigenerazione concentrazione 2/5]

    17:54 Michael [grotta] Ancora nulla eppure l’ibrido continuerà la propria discesa lungo la consapevolezza, verso l’inconscio. Silenzioso. Muto. Immobile. I respiri che s’alternano così ampi e lenti da sfuggire, probabilmente, ad un umano sguardo mentre il cuore no, quello, sotto l’intrico di carni ed ossa accelererà senza ritegno tanto sfogo a quella facoltà di rigenerazione che proprio da questo è motivata. Questo è l’istante esatto in cui l’impuro ha perduto la concentrazione le volte precedenti. Ma ora no, non dovrebbe e non vorrebbe. Tenterà di rimaner saldo nelle convinzioni ed impenetrabile alle sensazioni esterne mentre il rombar del cuore non sarà più motivo di distrazione ma il mantra che l’accompagnerà a discender ancor più verso l’oblio dei sensi, lontano dai pensieri, dalle percezioni. TUM. TUM. TUM. È sangue che circola, è potenza che pervade, è vita che satura e risveglia. [rigenerazione concentrazione 3/5]

    18:01 Michael [grotta] Immobile, ancora. Lui, il suo corpo, la sua Meta che pian piano, lo può sentire, si avvicina. Il cuore turbina ma il resto, attorno a quel circolare furioso di sangue e vita, è calmo e placido come se ogni organo, viscere, tessuto e cellula si offrisse all’invasione della potenza di quella vitae abbassando le proprie difese, lasciandosi pervadere e saturare. Vincere. Il respiro non muta, permane calmo come l’alternarsi nei movimenti del petto che lo guida. E la consapevolezza s’offusca. Il vuoto della stanza saturato dal silenzio, lo stesso che inonda la mente dell’impuro, vuota e freddamente difesa dalle barriere di gelo imposte dalla volontà. La profondità a cui si è giunti non sembra bastare ma, oramai, non è la razionalità a spinger l’ibrido a progredire nella propria concentrazione…semplicemente, come ben aveva preannunciato Sirya, la spontaneità di ciò che appartiene loro per natura. [rigenerazione concentrazione 4/5]

    18:07 Michael [grotta] Ed il cuore accrescerà ancora i propri battiti. Sfarfallando nel petto ampio, teso allo stremo dal respiri lenti e profondi, ornato dal passato che si è fatto reticolo d’onice su quella cute bronzea, ingrigita da una morte che no…non lo avrà mai. Il sangue raggiunge oramai ogni antro di quel corpo, dilata ogni vaso, vince ogni ostacolo ed anche lì, alla ferita sullo zigomo, arriverà percependo, non certo per razionalità propria ma per volere della natura stessa di quella razza ibrida, la discontinuità dei tessuti, il gonfiore della cute lesa, la profondità più o meno ingente del marchio impresso dal vampiro. Non è cosciente, l’impuro, di tutto ciò. è lontana la mente, tacitata la ragione. Il Sangue Fa da sé ciò ch’è necessario per riportar, l’involucro che ha scelto di servire, alla propria integrità. [concentrazione 5/5]

    18:11 Michael [grotta] Ed i tessuti dovrebbe prendere a rigenerarsi. Dalla profondità della ferita, il sangue, nutrirà le cellule affinchè accelerino all’inverosimile una rigenerazione che non apparterebbe mai ad alcun uomo e queste, rispondendo, proliferano e ricompongono. Plasmano e correggono. Nessun movimento del corpo, la concentrazione che non dovrebbe decadere ma anzi mantenersi forte ora che ha raggiunto il proprio acme nonché la profondità massima verso l’inconscio. L’ibrido non sentirà scorrere il tempo, non percepirà l’ora e non avrà speranza di proiettarsi nel prossimo futuro, semplicemente, si lascerà Possedere da quel Potere del Sangue e ne trarrà il massimo vantaggio, se riuscirà. [rigenerazione mantenimento 1/2]

    18:19 Michael [grotta] Muscolo, sottocute e cute andrebbero pian piano a venir plasmati dall’invisibile mano d’un artista che davvero conosce la precisione. Probabilmente non resterà nulla a ricordar ciò che è stato…nulla tranne la fame che coglierà l’ibrido appena questi tornerà ad affacciarsi alla coscienza. La fame implementata dall’affaticamento, che l’attende al varco. Rognosa ed Instabile. Collerica e Nervosa. Come lui. non è ancora tempo. Resta nel Perfetto limbo in cui si trova, l’impuro, se gli sarà concesso. Mentre il rosso del gonfiore sparisce lasciando che la cute riacquisti la sfumatura abbronzata che sempre la contraddistingue. La cute che ha riparato la ferita muta, s’assottiglia, assume le tonalità bronzee della pelle che l’attornia e tutto dovrebbe sparire, tutto tranne il ricordo di ciò che fu e, con esso, il desiderio di Vendetta. [rigenerazione mantenimento 2/2]

    18:28 Michael [grotta] Ed il cuore rallenterà, quasi all’istante, la propria corsa. Sarà questo a riportar coscienza nel corpo dell’ibrido. Spalancherà gli occhi emettendo un prepotente ansito che scuoterà il torace e ridefinirà la muscolatura tornita che avvolge il collo. Deglutisce. E sembra essere estremamente convinto di non essere riuscito, nemmeno questa volta. In definitiva: è già pronto ad imbestialirsi. Non s’è accorto di quanto tempo è realmente trascorso dall’istante in cui ha iniziato a concentrarsi, la sensazione è che non sia nemmeno 1 minuto. Troppo poco. Ma è una sensazione. In realtà il sangue è riuscito a curare, probabilmente, e molto più lungo è stato il lasso di tempo in cui tutto si è compiuto. Sbuffa ma per una sorta di malsana masochistica ripicca porta le dita della mancina a sfiorare lo zigomo e lì si, s’avvedrà della riuscita dalla rigenerazione. Sgrana gli occhi.

    18:32 Michael [grotta] La mancina corre al fodero della sciabola e la dritta all’elsa. Tenterà di estrarla con arco da sinistra verso destra mentre la mano sinistra si sarà posta a 20 cm dall’imboccatura del fodero e, sampliemente, lo manterrà parallelo al terreno. Fatto questo tenterà di guidar l’elsa al davanti delle proprie ginocchia, 30 cm dall’addome e di porre la lama verticale, di piatto, perpendicolare al terreno, punta verso l’altro. Si specchierà. Per trovare nuova rassicurazione di quanto avvenuto, di quanto si è compiuto. Il suo volto, deformato dalla torsione del metallo, riproporrà comunque l’immagine di quel volto privo di ferite. E questo basterà. Sollievo…breve. La Vendetta aspetta ancora di venir consumata.
  • OFFLINE
    Stefan94
    Post: 979
    Città: ROMA
    Età: 30
    Sesso: Maschile
    00 30/06/2012 20:36
    Rigenerazione Ok! [SM=g28002]
    px assegnati