I Tre Soli

Fai di me il Fuoco che riscalda il tuo Cuore...

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    Kyos...
    Post: 37
    Città: FONTAINEMORE
    Età: 112
    Sesso: Maschile
    00 26/04/2012 09:56
    Narjma, Kyos. (Prima Role di Riposo per Narjma)
    Riassunto: Dopo aver ricevuto una Lettera da parte di Cloud riguardo alla situazione di Narjma, rinvenuta in stato di Shock nella Foresta e portata alla propria Contea, ad Elferia, Kyos decide di partire per poterla vedere e stare con Lei, accertandosi così delle sue condizioni... Il Mannaro giunge al Palazzo di Girlaen, ove viene accompagnato da uno dei Servi fin alla Camera dell'Elfa; quì i due si ritrovano, parlano, si baciano ed infine decidono che sia meglio per Entrambi che Egli rimanga a guardia di Lei, ad accudirla, fino al giorno seguente...

    Commento: Questa dovrebbe essere la Prima delle Role di Riposo di Narjma... Nella sua scheda sono però ancora segnate delle ''ferite'' vecchie, delle quali ha già fatto le cure/riposi (E lo so, perchè ho partecipato.. :P)
    Comunque.. Allego anche la Quest con il responso sulla condizione dell'Elfa, che ringrazio... : )
    itresoli.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...


    I FATTI:

    Narjma [Contea di Girlaen] [Palazzo governativo] La Contea di Girlaen è stretta nella vallata dei monti del nord, confinante con la foresta e, vi è una sola via maestra per potervi accedere, una cantellata esterna all'ingressod ella città è presiedata da due sentinelle dei venti, cavalieri di Girlaen dediti alla sicurezza della cittadella e del suo territorio. Di per se la città il cuore di Girlaen si stringe sul perimetro della piazza principale ove si Affacci ail Palazzo Governativo e poco più in la la Biblioteca antica del regno elfico, l'ingresso del Palazzo è sorvegliato da altre due sentinelle e nessuno può accedervi armato. Una volta varcato l'ingresso si ha innazi la vetrata che dona al giardino esterno, le scale per i piani superiori e le due zone adibite al cuore governativo della contea; la sala del camino e, la sala dedita ai ricevimenti e alla famigliarità del casato. Diversi domestici percorrono come un formicaio il palazzo attraverso i corridoi di servizio che si snodano per i due piani, diverse torce e candelabbri a illuminare l'ambiente. L'elfa è nelle proprie camere al piano superiore, non attendeva certo visite per quella sera. Una scura vestaglia indosso, i capelli sciolti, con lei una domestica intenta a prepararle la tisana medicativa, mentre lei, con lieve e scalzo passo, tenterebbe di avvicinarsi alla vetrata del terrazzo senza dir nulla ancor. Il volto appare pallido, provato da quelle esperienze, nonostante abbia in parte recuperato le proprie forze. Il portone principale del palazzo è chiuso, chiude appena dopo il tramonto. e, il silenzio regna all'interno delle sale.

    21:35 Kyos   [Contea si Girlaen] [Atrio Palazzo] Cavalcava dall'Alba di quello stesso giorno, il Mannaro; aveva sellato il Cavallo, aveva preso le sue cose, aveva salutato chi, a quell'ora, gironzolava già per i Corridoi del Palazzo di Marsion ed, infine, presa una bianca Busta di carta che stazionava sul comodino della sua Stanza, era partito alla volta di Elferia, della Contea di Girlaen, alla volta di Narjma... Seguendo quel poco che gli avrebbe concesso il suo Istinto, ricordandosi dei piacevoli, e non, dialoghi scambiati a riguardo della vera provenienza dell'Elfa, ed affidandosi alle indicazioni che, di tanto in tanto, qualche cordiale Viaggiatore sarebbe stato solito dargli, Kyos avrebbe raggiunto il Palazzo di quelle terre; non sarebbe preoccupato oltremodo, il suo Animo non parrebbe tremendamente irrequieto, forse per merito della Luna Crescente che illuminerebbe quella notte, fatto stà che comunque, vuoi per il legame, vuoi proprio per la sua Natura, il suo Cuore avrebbe covato per tutto il viaggio un non che di timore, dovuto alla Missiva ricevuta e, per l'evenienze, portata con se come Lasciapassare di quelle Terre... Aveva attraversato la Via Maestra, unica, maestosa e circondata da potenti Montagne; aveva oltrepassato gli alti cancelli della città, mostrando alle Guardie il Sigillo della Casata che dovrebbe essere stato posto sulla Missiva; aveva consegnato Cavallo ed Armi ai Due Elfi di Guardia alle Porte del Palazzo, cercando di trattenere la foga che avrebbe voluto fiondarlo direttamente da Lei... Sarebbe appena entrato, dunque, da quel largo Portone che condurrebbe nell'Atrio Centrale dell'Edificio; di fronte a Lui un'immensa Vetrata che dipingerebbe dei riflessi della Luna quel Giardino, mentre bianche Scale si arrampicherebbero verso i Piani Superiori... L'Atmosfera sarebbe intrisa di quel tipico Odore emanato da Narjma, ovunque Kyos sentirebbe la di lei presenza, ovunque girerebbe con quegli Occhioni castani in cerca di qualcuno, qualche Soldato, qualche Servo, qualche Nobile, che possa indicargli la Via per le Stanze dell'Elfa; avrebbe voluto braccarla all'istante, cercarla con i suoi sensi, ma il suo essere Cucciolo ed il ritrovarsi improvvisamente catapultato in un Palazzo Elfico, nuovo, e intriso del sapore di quella Donna, lo disorienterebbe leggermente...

    21:43 Narjma   [Contea di Girlaen] [Palazzo Governativo] Andrebbe congedando la domestica, che, a malincuore si dirigerebbe verso il corridoio di servizio lasciando sola l'elfa, di tanto kyos sarebbe all'interno del palazzo, lasciato passare per la missiva che recava con se, come a garanzia della fiducia che i governatori e il consiglio riponevano. Uno dei domestici andrebbe ad avvicinarsi ad egli, andando a rimandare poche parole, a bassa voce, informandolo a grandi linee sulla salute della contessa, e si, pultroppo i domestici la chiamano così, indi, con cura e sperando di averlo in parte tranquilizzato, tenterebbe di accompagnarlo lungo le scale, cercando di percorrere il breve corridoio e li infine soffermarsi ad una porta. All'interno della stanza, l'elfa sarebbe silenziosa, la tisana medicativa sarebbe posata su uno scrittoio, la vetrata lasciata aperta in modo da rinfrescare l'aria. lo stesso domestico andrebbe quindi bussando alla porta tentando di avere una risposta, ma ella, dall'interno tacerebbe lunghi istanti, prima di mormorare un pallido suono delle labbra, e li allor aver notizia, forse di quella visita. Non direbbe nulla, in quel momento, tacendo]

    21:56 Kyos   [Contea si Girlaen] [Atrio Palazzo] [Forma Umana] Non avrebbe la Spada oggi, nè il Pugnale, lasciati entrambi sul Cavallo; non avrebbe grosse Armature o metallici impedimenti ad ingombrarlo, rimasti a Marsion nella sua Stanza... Soltanto una fine Camicia in cotone bianco, leggermente aperta sotto il Collo, e un paio di neri Pantaloni, di altrettanta eleganza, coprirebbero le Forme del Mannaro, mentre alti Stivali sarebbero portati ai Piedi; in un momento di pausa, fra uno sguardo e l'altro, Kyos si sistemerebbe con la Sinistra Mano quel Ciuffo ribelle che, spinto dal cavalcare, dal Vento o dalla foga, era caduto sopra l'Occhio Sinistro, nascondendogli così lo spettacolo di quell'insieme di colori, luci e Gente... Prenderebbe un forte respiro, per ritrovare la calma, per cercar di rimanere concentrato un secondo, sicuro ormai di aver imboccato l'entrata giusta, visto che le Guardie parevano aver accettato quel Sigillo posto sulla Missiva come Lasciapassare; quegli Odori gli entrerebbero dentro, lo assalirebbero ben accolti, e verrebbero infine lasciati andare al proprio destino con l'ennesima contrazione di quei capienti Polmoni... Uno dei Servi si avvicinerebbe, esaudendo così le sue richieste; per lunghi istanti il Giovane sarebbe condotto per i Corridoi di quel Palazzo, forse rassicurato nell'Animo riguardo alle condizioni dell'Elfa, ma non placato in quell'Istintivo desiderio di stringerla fra le Braccia forti ed ingenue... Arriverebbe davanti ad una Stanza, ove busserebbe; ora il Profumo di quella Donna sarebbe talmente percepibile che, se non fosse per l'educazione, il Mannaro avrebbe aperto la Porta senza attendere oltre, avrebbe voluto placare i dubbi con lo sguardo, avrebbe voluto baciarla... Aspetterebbe composto una risposta, le Mani entrambe nelle Tasche, per garantire di non cedere all'impulso, stringendo i Denti sotto un'espressione seria di quelle Labbra sottili, ascoltando il proprio Cuore battere velocemente, ma solo per poter soddisfare l'energica richiesta della sua Muscolatura... La Porta si aprirebbe e.. E Kyos potrebbe vederla; compirebbe qualche passo, avvicinandosi, in silenzio, osservando eventuali Ferite sulla chiara Pelle di Lei, bloccandosi solo a 2 Metri, per non invadere quel palazzo più di quanto non avrebbe già fatto... ''Narjma...'', sussurrerebbe infine, lasciando che le Iridi cerchino quelle di Lei...

    22:02 Narjma   [Contea di Girlaen] [palazzo Governativo] Il silenzio di quel palazzo viene spezzato da un flebile sussurro, il suo nome pronunziato da chi è caro al proprio cuore, e quindi, ella si volterebbe, nonostante il pallore e qualche oramai sporadico tremio di freddo, tenterebbe di avvicinarsi a lui, lo sguardo a ricercarlo a trovarsi, tentando così di muoversi con lentezza nei movimenti. di tanto sarebbero lasciati soli, in quella stanza, ed ella andrebbe a sussurrare]...Kyos..[detto come se fosse salvezza, come se fosse tono liberatorio. di tanto ella potrebbe forse aver ridotto le distanze da lui]...benvenuto a casa...[cerca di parlargli, nonostante la voce di lei sia ancor lievemente provata e avrebbe perso il proprio tono vocale. Abbassa quindi lo sguardo, restando sofferma, e, senza nulla dir altro in tal momento]

    22:12 Kyos   [Contea si Girlaen] [Stanza Narjma] [Forma Umana] Ancora rimarrebbe immobile per qualche istante, mentre il Naso catturerebbe ogni singolo atomo di quel Profumo che, dalla Trasformazione, sarebbe solito rasserenare quella condizione, segregare la Belva nelle più profonde prigioni, placare totalmente il male di cui il Mannaro sarebbe vittima, un male più psicologico che fisico, più mentale che tangibile; sarebbero lasciati soli dal Servo che chiuderebbe la Porta Dietro il Giovane, Lui la guarderebbe voltarsi, la accompagnerebbe dolcemente con i propri Occhioni castani, sorreggendola prima con loquaci occhiate, poi con un sorriso rassicurato, nel vederla, ed infine con il suo morbido tocco... Infatti, non appena Ella sarebbe giunta a portata di abbraccio, le Braccia del Lupo non avrebbero potuto resistere un momento oltre racchiuse in quelle Tasche dei Pantaloni e, come richiamate al dovere dalla flebile Voce della Donna, si sarebbero allungate di modo che, se non avessero trovato ostacoli, avrebbero potuto cingere i di Lei Fianchi con un'affettuosa presa; le Mani si incrocerebbero, se permesso, proprio dietro alla Schiena di Lei, ai Lombari, come a sorreggere quel Corpicino snello, quella Figura sarebbe avvicinata a se, piano, lentamente, cercando di cullarla nel movimento, le Labbra di Kyos cercherebbero la Fronte liscia, per poterla assaporare... ''Come stai?...'', le scandirebbe con dolcezza staccando le Labbra e cercandone gli Occhi, ''... E' stato un Messaggio di tuo Fratello Cloud a condurmi quì... C'era scritto che avevi bisogno di Cure...'', spiegherebbe il Giovane, nascondendosi dietro ai lunghi Capelli biondi, ma non per scelta...

    22:16 Narjma   [Contea di Girlaen] [palazzo governativo] [Non sarebbe certo nelle condizioni di ricevere visite, una vestaglia scura, dalle abbondanti maniche, scende elegante sul corpo elfico, al sotto una sottoveste scura indossata. I capelli lasciati sciolti, lo sguardo tenuto basso per lunghi attimi, la propria medicatura fumeggiante sullo scrittoio abbandonata, al suo interno il fine olfatto del mannaro potrebbe riconoscere parte delle erbe che la stessa elfa ha usato su lui, il suo abbraccio sarebbe accolto come sollievo dall'elfa, andando a respirare il suo profumo]..kyos..[riesce sol a sussurrare su di lui oramai, così a esser vicino a sentire su di se le sue mani, andando a tacere per lunghi istanti alle sue parole per poi dopo un sospiro tentare di sussurrare]...si...rammento, ...Cloud mi ha soccorsa ...[dice ella, quasi a stento le parole, dette in parte per la stanchezza che potrebbe avvertire e in parte per il tentar di superare lo schoc che ha avuto]...kyos...[riesce solo a dire attimi dopo]

    22:27 Kyos   [Contea si Girlaen] [Stanza Narjma] [Forma Umana] Il battito del Cuore sarebbe accelerato dai pensieri, oltre che dalla Natura del Giovane, il respiro si farebbe lungo e profondo, per poter raccogliere l'essenza stessa di quella Donna, gli Occhi si riempirebbero di tenerezza, che andrebbe a sfumare quei brillanti riflessi nocciola che li riempirebbero; le Mani stringerebbero forte, ma delicatamente, Kyos potrebbe sentire chiaramente, oltre la stoffa di quella Camicia e di quella Veste, l'innocente Vita che Narjma porterebbe con se... ''Cosa è accaduto?...'', domanderebbe cercando di alleggerire le parole abbassando il Tono, deciso a far rimaner quei suoni racchiusi nell'intimità che li circonderebbe; ma sentirebbe palesemente quella debolezza, percepirebbe la stanchezza di Lei sul proprio Corpo, quasi... ''Ci sono io, ora... Non preoccuparti...'', direbbe teneramente al sentire il suo Nome pronunciato ancora una volta, percorso da un brivido di dolcezza, la stessa di un Lupo che porge il Muso alla carezza di una Mano, docile e protettivo... Intanto gli Aromi di quelle Erbe si alzerebbero dalla Tazza, fluttuando gradite per la Stanza, mescolandosi al sapore della Pelle dell'Elfa, abbracciandosi in ricordi dolorosi e preziosi nella Mente del Giovane; ''Sei debole... Ti andrebbe di sederti?...'', le sussurrerebbe per poi avvicinare il proprio Volto alla Nuca di Lei, avvicinando anche Lei stessa, se permesso, raccogliendo le Braccia ancor più strette, di modo da baciarla nuovamente, affondare il naso fra quei Capelli e imprimerle i suoi sentimenti con un tocco delle Labbra appena sopra alla Fronte...

    22:32 Narjma   [Contea di Girlaen] [palazzo governativo] [Si stringerebbe a lui, cerncando forse in egli quel rifugio che ne sentiva bisogno, le mani di lei sarebbero portate a tentare di posarsi sul suo busto, cercando di trovare con la dx il suo cuore e li tentare di soffermarsi, allo stesso modo ella tenterebbe di andarsi a posare su egli, alla sua spalla, un'abbraccio che ricercherebbe, le sue parole che scivolano come miele nell'oto dell'elfa,c osì come le sentirebbe ponenti nella camera, cosa dir in tal momento mentre ella sarebbe tra le braccia di lui, come intimo rifugio e intima risorsa ove potersi riscoprire, non sarebbe lei a sciogliere il loro abbraccio, mentre egli la bacia con affetto]..ero in foresta...[sussurra lei cercando di ricordare]...una creatura estranea alle mie conoscenze..[la voce sarebbe bassa, forzata a tratti per tentare di spiegar cosa sia accaduto]...ma, la natura era gelida, la neve e il ghiaccio si sono palesati innaturali e di cause che ...non conosco...[trattiene a stento un brivido che l'attraversa andando a tacere pochi istanti]...ho tentato d'invocare l'ars per proteggermi....e...[si ritrova a tremare, come se fosse fuori controllo, ma tenterebbe di restar calma mentre iridi si andrebbero a innumidire]...c'era altro, qualcosa li... ostile ... mi sono sentita trafiggere...[ammette sconfitta, come stentate parole, mentre andrebbe ad atenuarsi il tremore, del corpo di lei in quei ricordi]...ho trovato Cloud e lui...mi ha soccorsa portandomi a casa...[mormora a stento, tace sul malessere passato, e quell'intima battaglia per superarlo, preferisce tacerlo all'oto di chi ama e così aggiunge]...perdonami... hai viaggiato, sei stanco del viaggio... dai ordine alle cucine... e la mia dimora è la tua...[cerca ella di deviare il discorso mentre sarebbe ancor tra le braccia di lui ove tenterebbe tra le sue stoffe di nascondere il volto per tentare di celare le bagnate iridi]

    22:53 Kyos   [Contea si Girlaen] [Stanza Narjma] [Forma Umana] Allontanerebbe il Viso solo dopo l'ultimo, avido, respiro; lo farebbe lentamente, lasciando ad Entrambi il tempo di inebriarsi di quel contatto, ognuno della Pelle dell'Altro, dell'Aroma dell'Altro, del suo Amore... Intanto le Mani di Lei scivolerebbero soavi su quel Busto che potrebbe risultare estremamente caldo, visto l'ingente quantità di Sangue che vi circolerebbe e la Tonicità dei Muscoli dovuta alla Mutazione; inoltre la leggera Camicia di cotone rappresenterebbe una sottile breccia per quel contatto, e l'apertura dei Bottoni scenderebbe appena fin sotto il Petto... Non mollerebbe l'abbraccio, dal canto suo, il Mannaro, convinto di volerla sostenere non soltanto con i sussurri, ma anche con la propria Forza ed il proprio affetto; ascolterebbe quelle parole, quei singhiozzi strozzati dall'orgoglio, sentirebbe il Cuore di Lei battere a ritmo del ricordo, che andrebbe sfumandosi nell'atmosfera del presente, osserverebbe ogni movimento di quel Volto, osserverebbe ogni movimento di quel Volto, e di quelle Mani, e potrebbe comprendere il grande sconforto di Narjma, con la quale ormai avrebbe anche un'enorme intesa [// Comprensione Livello 1]... ''Tranquilla... Fai di me il fuoco che riscalda il tuo Cuore...'', porterebbe le parole al di Lei Orecchio, avvicinando le Labbra ai Capelli e respirando forte; non avrebbe ricevuto segni di voler cercare un posto a sedere, ove meglio riposare, e sicuramente non avrebbe intenzione di lasciare la presa su quella liscia Pelle... ''Non ho fame... Solo... Volevo vederti...'', ammetterebbe Kyos... il Viaggio non lo avrebbe stancato più di tanto, non come avrebbe potuto stancare un Elfo, o un Uomo; d'altro canto la Fame non mancherebbe, ma mai verrebbe meno in un Mannaro, comunque, la voglia di respirare quella Donna vincerebbe ogni altri innato desiderio, ergo non si muoverebbe da quella posizione, ma anzi, piegherebbe morbido il Capo sulla Donna, per tentar di poggiare la Destra Guancia fra i di Lei Capelli, sulla Nuca, non aspettandosi alcuna risposta in particolare, se non la totale tranquillità di Narjma stessa...

    22:59 Narjma   [Contea di Girlaen] [palazzo governativo] un calmo abbraccio e la sua forza ove quella di lei viene a mancare, un silenzio dietro l'altro e in quel silenzio loro abbracciati, insieme, vicini, il viversi, ella tra le braccia di lui come fragile ramoscello potrebbe esser, eppur è li. Dal corridoio di servizio una delle domestiche farebbe capolino nella stanza, andandoli ad osservare maliziosamente, borbottando qualcosa forse nel veder ella ancor in piedi, ma l'elfa non direbbe nulla, e forse, tra le sue braccia non se en accorgerebbe neanche, e sol dopo lunghi attimi passati in quello stato, solo una flebile parola riesce ella a dire]...grazie...[pari a un sussurro basso, lento, delicato e fragile, mentre null'altro avrebbe aggiunto se non il lasciarsi stringere a lui, con morbidezza e senza imprimere nessuna reazione d'opposizione]

    23:10 Kyos   [Contea si Girlaen] [Stanza Narjma] [Forma Umana] La luce soffusa di quella stanza proietterebbe le Ombre intrecciate dei Due Giovani su una delle Pareti; il silenzio volteggerebbe aggraziato nell'atmosfera, inciso profondamente soltanto dai deboli sussurri e i lunghi respiri degli Amanti... Una Cameriera entrerebbe borbottando qualcosa che non dovrebbe sfuggire ai sensi acuti del Mannaro, allenati e affinati dal giorno della Trasformazione, perfezionati e fusi con il proprio essere; sfuggirebbe un sorriso di felicità e divertimento dalle Labbra di Kyos, subito sostituito da un fugace e leggero imbarazzo, ma la timidezza del Giovane avrebbe trovato rifugio nella presenza della Donna, e stringendola, nulla potrebbe farlo sentire insicuro... Accoglierebbe le Parole di Narjma con il Cuore, cercherebbe nuovamente di posare le Labbra fra quei Capelli e, dopo averla baciata; ''Non devi ringraziarmi.. Non lo merito...'', le sussurrerebbe dolcemente, ritenendosi in gran parte un pericolo e non soltanto una salvezza... ''Ti andrebbe di sederti e riposarti?...'', chiederebbe ancora, poi, cercando di affondare le proprie Iridi negli Smeraldi di Lei, ''.. Rimarrò accanto a te, ti scalderò con le mie parole... Ma solo se tu vorrai...'', aggiungerebbe a bassa Voce, mentre porterebbe la Mancina a cercare i lunghi Capelli di Lei, per accarezzarli, affondarci le Dita ed intrecciarle assieme a quei morbidi Fiumi di color scuro...

    23:14 Narjma   [Contea di Girlaen] [Delicati i gesti di lui accompagnano l'animo di lei, cercherebbe le sue iridi alle sue parole, scostandosi appena]..sei qui...[sussurra come se fosse un fondamentale motivo per quel ringrasiamento, e, alle sue parole, andrebbe ad abbassare appena lo sguardo, annuendo semplicemente e silenziosamente, ]..si avvicina il tempo e...[abbassa la voce come imbarazzata di quell'argomento che affronta]..e, mi priva di forze...perdonami...[ammette lei, andando a tentare di non scostarsi da lui]...io non posso negarti cosa tu scegli, perche quello che scegli è mio desiderio...[rimanda alle sue ultime parole, imbarazzato il tono della voce]

    23:23 Kyos   [Contea si Girlaen] [Stanza Narjma] [Forma Umana] Ancora accarezzerebbe quel lunghi Capelli, si lascerebbe trasportare dai sentimenti, dall'Amore che Entrambi coverebbero e che impregnerebbe la Stanza in quegli istanti; l'Uomo ed il Lupo, i sentimenti e l'istinto, in un connubio perfetto che descriverebbe il Mannaro stesso e la sua essenza... L'Olfatto porterebbe con se gli Aromi più graditi; il Profumo della candida Pelle, l'Odore dei lunghi Capelli, i miscugli di Erbe e Medicinali che uscirebbero dalla Tazza, poco lontana... Ascolterebbe ancora le parole, ne accudirebbe ogni sillaba con le Orecchie e ricambierebbe con dolci movimenti e tenere carezze; ''Non devi scusarti.. Non è una colpa la tua, ma un dono...'', vorrebbe rassicurarla, mentre cercherebbe di porsi alla di Lei Sinistra, sciogliendo con lentezza l'abbraccio, ma lasciando il Destro Braccio a sorreggerle la Schiena all'altezza dei Fianchi... Se non fosse impedito, e vi riuscisse, allora comincerebbe a muovere verso il Letto, sì da farla accomodare; ''Siediti e riposati... Parla se vuoi, se non vuoi allora ascolterò solamente il tuo respiro...'', direbbe il Giovane avanzando per raggiungere, forse, il Letto, badando che Lei riesca a muoversi, aiutandola ed offrendole un saldo appiglio, un'ancora in mezzo a quel mare di timori...

    23:29 Narjma   [Contea di Girlaen] [palazzo governativo] ed è egli a prendere iniziativa andandola a portare al proprio talamo, così come curate e attente le sue parole, dolci e graziati i suoi movimenti, il silenzio in quei attimi che scivolano veloci e attenti, ed ella, andrebbe a lasciar un pallido sorriso]...abbiamo invertito i ruoli...or siamo pari sai...[mormora ella, andandoa cercare il suo sguardo, non vi sarebbe bisogno di dir altro, sarebbe lo sgaurdo stesso a parlare per lei, mentre ivi seduta potrebbe permanere lunghi istanti attendendo ch'egli, forse, possa prendere il suo posto]

    23:40 Kyos   [Contea si Girlaen] [Stanza Narjma] [Forma Umana] Cercherebbe i suoi Occhi, li cercherebbe con tutta la sincerità che quelle Iridi castane irradierebbero per la Stanza assieme ad ingenti folate di dolcezza; sarebbe Frontale a Lei, in Piedi, e se non lo fosse allora vi si piazzerebbe delicatamente... Cercherebbe le Mani della Donna con le proprie, tendendole in Avanti, piegando il Busto a quel movimento e poi raddrizzandolo nel caso avesse trovato la Pelle di Narjma; la stringerebbe leggero, il calore del Mannaro potrebbe espandersi morbido fra le lisce Dita della Donna, ancora non vorrebbe che quell'incatenarsi di Sguardi possa venire meno... ''Siamo pari...'', farebbe eco a quei sussurri, come a sottolineare che per Lui non si tratterebbe soltanto di riconoscenza, forse quella avrebbe cominciato a muovere il Cuore del Lupo tramite l'Istinto, ma a parlare, adesso, sarebbe il Cuore dell'Umano, riconoscente a Lei solo dell'Amore che ricambierebbe; solo adesso tenterebbe di sedersi anche Lui al suo Fianco, alla Sinistra, mantenendo il contatto e visivo e fisico, quello delle Mani e delle infinite trecce che andrebbero a disegnare con le Dita... ''Una Contessa...'', direbbe poi in un istante di tranquillità, ''.. Una Principessa...'', sussurrerebbe poi, guardandola sempre negli Occhi, sorridendo al ricordo di averla scambiata per una Serva del Palazzo di Marsion...

    23:50 Narjma   [Contea di Girlaen] [egli sarebbe quindi seduto con lei su quel letto, diversi arazzi nella stanza, e il talamo stesso vanterebbe un'antica testata, diversi cuscini, le mani sarebbero intrecciate con quelle di leui,c osì come lo sguardo potrebbe essere in quello di lui, andando a lasciar le sue parole lunghi istanti, non si muoverebbe ella andando ad ascoltare le sue parole, li, tentando un sorriso placido e sincero, lievemente imbarazzato per quelle parole]...grazie..[sussurra ancor, e forse lascerebbe il tempo a se, restante ivi con lui per quanto egli possa volere]

    23:57 Kyos   [Contea si Girlaen] [Stanza Narjma] [Forma Umana] Kyos cercherebbe di portare una delle Mani, la Destra, a contatto del Ventre di Lei, per accarezzarlo, se concesso, di modo da render partecipe anche quella nuova Vita dell'affetto che il Cucciolo e l'Elfa si starebbero scambiando; la Mancina continuerebbe a stringere una delle Mani di Narjma, calda e leggera, morbida e liscia come la Pelle della Donna... Le parole sarebbero oramai superflue in quella Stanza; l'atmosfera, intrisa del Profumo della Donna, sarebbe per Kyos motivo di placida quiete, quasi come se il Lupo fosse tornato nella propria Tana; ancora lunghi istanti di silenzio, profondi respiri, amorosi sussurri sarebbero scambiati in quella Stanza, ma lasceremo questo al ricordo di quegli Amanti... Certo è che il Mannaro sarebbe rimasto lì tutta notte per accudire Narjma, stringerla a se, baciarla e confortarla, se nulla glielo avesse impedito; e mentre fuori il Vento spazzerebbe via le poche Nuvole che coprirebbero quella Luna che Cresce, così, all'Interno,il sapore della Pelle della Donna spazzerebbe via le preoccupazioni di Kyos che, a sua volta, illuminerebbe il di Lei Animo... [Exit - End]
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    Stefan94
    Post: 979
    Città: ROMA
    Età: 30
    Sesso: Maschile
    00 30/04/2012 00:04
    px assegnati