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I veleni del tramonto

Ultimo Aggiornamento: 04/12/2012 16:12
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OFFLINE
Post: 6
Città: PAVIA
Età: 33
Sesso: Maschile
07/10/2012 23:53

Detti anche " i veleni dell'infame"
ATTENZIONE: TUTTI i seguenti veleni hanno durata fino al termine della giocata, a meno che non venga specificato diversamente-

"Acqua cremisi"
si tratta di una lieve patina trasparente e lucida. Agisce a contatto con vasi sanguigni, vene o arterie. La patina si "attacca" ai tessuti lacerati distruggendo le piastrine che ne vengono a contatto ed impedendo l'effettiva guarigione della ferita. Nell'immediato causa semplicemente un copioso sanguinamento, molto più di quanto sarebbe normale per la rispettiva ferita a partire da un turno dopo il colpo effettuato. La ferità non guarirà ne smetterà di sanguinare se prima non viene incisa, asportando la sostanza che più piastrine distrugge più si gonfia fino a diventare una schiuma di colore giallo marcio che emana puzzo di pus.
In caso di ingestione causa un violento mal di pancia ma può anche causare appendicite e peritonite.
costo: 1300 a dose
ingredienti a dose:
5 bacche di bacio di vergine
5 bacche di belladonna
succo del ramo di cangilius

-Macinare le bacche in un mortaio ed unirle all'olio senza mescolare.
-Lasciar macerare per una notte in assenza di luce
-Mescolare a fuoco lento fino a farle perdere il colore biancastro tipico del succo di cangilius

"tocco dell'oscura signora" o "carnescura"
è un olio semitrasparente ma, se un quantità, dalla sfumatura ambrata con dei pezzettini neri. Quest'olio agisce come un agente citotossico. Infatti la carne andrà rapidamente in preda ad una cancrena che colpirà fulminea la zona ferita e poi si propaghera con una velocità naturale.
1° round prurito particolare alla ferita
2° lieve bruciore
3° lieve annerimento delle carni e bruciore
4° forte dolore che rende difficoltoso o impossibile muovere l'arto oppure fa crollare in ginocchio se la ferita è al busto.

Ingredienti:
veleno di striscianera
1 Peragrana matura

-Passare nel fuco alcuni semi di peregrana fino a farli annerire
-bagnarli col veleno di striscianera e lasciarli a riposo per un paio d'ore.
-schiacciare col pestello i rimanenti semi di peregrana per ottenerne l'oleoso succo.
-mescolare l'olio con i semi bruciati ed avvelenati ridotti quasi in polvere col mortaio.


"sanguedighiaccio"
Trattasi di una sostanza neurotossica.una singola dose che colpisca gli arti ne causerebbe un brogressivo intorpidimento.
L'ingestione non è mortale ma causa forti mal di pancia e diarrea.
agli arti:
1°round nessun effetto
2°round sensazione di freddo e fastidio generico non doloroso
3°round lieve intorpidimento e diminuizione della precisione e della rapidità dei movimenti
4°round arto semiparalizzato incapace di sollevare oggetti dal peso superiore ai 3 kg ed anche il quel
caso impossibile sollevarli oltre la spalla o muoverli con dstrezza

al busto:
1°round sensazione di freddo attorno alla ferita
2°round lievi difficoltà respiratorie, dolori nel muovere il busto
3°round medie difficoltà respiratorie, fiatone, forti dolori alla ferita.
4°round forti defficoltà respiratorie, quasi impossibile respirare.
5°round la mancanza di fiato ed il gelo rendono impossibile muoversi, accasciandosi a terra in stato
di semicoscienza

inalazione:
1°round tosse con bruciore freddo in gola
2°round lacrimazione degli occhi e difficoltà respiratorio
3°round le difficoltà respiratorie peggiorano inmaniera fulminea fino a portare allo svenimento del soggetto

La somministrazione di due dosi non cambia gli effetti ma se vengono somministrate 3 dosi per inalazione o 5 per ferita allora c'è un 50% di possibilità che il veleno paralezzi i polmoni e li riempa di sangue fino alla morte del soggetto per annegamento (tiradado: 00-50% perdita di sensi / 51-100% morte)
Ingredienti:
1 Peregrana acerba
5 foglie di mantazzurra

forma da inalazione: macinare sia i semi della peregrana acerba che le foglie di mentazzurra essiccate. la polvere può essere unita a sali o essere messa in acqua da far bollire per l'assunzione anche se la vittima deve inalare profondamente non basta una annusatina veloce. La maggior parte dei profumi possono con il loro odore interagire con il veleno ed annullarlo o ridurlo fino a causare solo una lieve sinusite( 00-15% ha effetto normalmente / 16-70% snusite ed irritazioni ale mucose di naso e gola / 71-100% nessun effetto). Se inalata pura ha un odore pungente e freddo molto fastidioso che può far starnutire e pizzicare il naso.

Forma da ferimento: può essere mescolata la forma ad inalazione con qualunque olio eccetto quello di girasole e d'oliva che pare non essere adatto allo scopo. Se vengono usati questi tipi di olio il prezzo si dimezza ma il tempo in cui il veleno agisce si raddoppia.




"morte ghignante"
Si tratta del più pericoloso dei veleni trattati ivi: agisce a contatto con la pelle o per ingestione. Per ferta non funziona poiché pare diluirsi facilmente con il sangue mentre una lenta assunzione a contatto o pre ingestione gli permette di agire come desiderato.
Veleno di striscianera
1 Peregrano
8 chicchi di ghinaredro
2 cucchiai di miele

Il tutto viene mescolato ma facendo bene attenzione a non toccare nulla e viene lasciato a riposare per cinque giorni. al termine si otterrà una sostanza inodore ed incolore. l'ingestione o il contatto con una dose di cotale veleno causerà nel soggetto un cambio di personalità per una settimana (violento 00-20% / lussurioso 21-40% / pazzo 41-60% / infantile 61-80% / paranoico e diffidente al limite della schizofrenia 81-100%)se nell'arco di quella settimana viene nuovamente somministrato il veleno l'effetto durerà per una settimana aggiuntiva a partire dal termine dell'effetto della prima dose. Una terza dose nell'arco delle due settimane di effetto prolungherà l'effetto di altri cinque giorni durante i quali si sentirà sempre più debole fino all'ultimo giorno entro il quale morirà in seguito ad un attacco di risate combinato con un attacco epilettico.
Può essere curato entro la seconda settimana con la completa assenza di zuccheri nei pasti bevendo molto e mangiando cibi che spurghino il corpo quali sono le prugne.dopo le due settimane il veleno ormai ha superato un punto di non ritorno ed il soggetto non è più salvabile






I vari ingredienti:

Bacio di vergine: si tratta di un cespuglio con piccole foglie rosse simili a quelle degli aceri ma grandi come
un pollice.in autunno e primavera produce delle bacche rosse col fondo giallo. Queste bacche se
mangiate da essiccate sono un lieve afrodisiaco. se ne vengono mangiate più di tre l'effetto
aumenta sensibilmente al punto da farle considerare quasi una droga visto che possono
causare dipendenza. se ne vengono prese più di sei nell'arco di dieci ore può portare ad un coma
che dura tre giorni. se invece le bacche vengono macinate hanno un effetto leggermente
anticoagulante che però se lega con il succo delle bacche di belladonna cresce esponenzialmente.

Belladonna: Pianta a fiore. La sua essenza può essere usata come cosmetico per far dilatare la pupilla facendo
sembrare l'occhio più lucente mentre le bacche sono altamente velenose se ingerite.

Cangilius: Rampicante che fiorisce tutte le stagioni anche se con fiorni dai petali di colore diverso: rosa e violetto
di primavera,giallo ed arancione d'estate, castano e rosso d'autunno, bianco ed azzurro d'inverno. Il fusto è
particolarmente carnoso se rotto, produce una sostanza bianca simile al latte del giglio ma
più viscoso che lega particolarmente con i grassi presenti sull'epidermide umana e che può esser lavato
via solo con grandi quantità di acqua, meglio se col sapone.

Striscianera: Esemplare di vipera che vive esclusivamente nella foresta di sangue. Attacca solo se
calpestata o disturbata mentre è nella sua tana che corrisponde a vecchi cunicoli di topi, conigli e
talpe. Il suo veleno è terribile e porta alla morte nell'arco di sette-dodici ore a seconda della
vittima che patirà dolori atroci propagarsi dalla ferita nel resto del corpo col passare del tempo.

Peragrana: Trattasi di una pianta da frutto che fiorisce in estate con grandi fiori color bianchi con strisce rosa.
I frutti compaiono all'inizio dell'autunno e maturano poco prima dell'inverno. Il sapore è a dir poco
orrendo, amaro ed aspro oltre ogni dire, dall'aspetto esterno simile a quello di una melanzana color
celeste ma dall'interno simile a quello di un melograno con tanti piccoli semibianchi avvolti in una
sostanza azzurro-trasparente.La peregrana da matura, anche se immangiabile per sapore, ha un
effetto antidepressivo ed i semi, se essiccati o scottati, acquisiscono forti proprietà assorbenti
verso qualunque sostanza liquida venga in contatto con loro mentre da acerbi sono totalmente insapori,
molli come una lumaca al tatto.

Mentazzurra: quasi indistinguibile dalla menta dal punto di vista puramente della forma, è però di colore celeste e
punge come le ortiche. Le foglie, lavate, lasciate a macerare e poi essiccate, possono venir masticate
per dare una forte e ,piacevole ai più,sensazione di fresco alla bocca e conferisce un alito
totalmente inodore. Particolarmente adatto dopo cenoni a base di aglio e cipolle.

Ghinaredro: si tratta di una pianta simile alle felci ma le cui spore sono grandi come chicchi d'anguria e gialli
come un limone da adulti e grigi se ancora giovani. Se ingeriti danno buonumore seguito da un lieve
mal di pancia. Più di sei "chicchi",come vengono chiamati,fanno venire ridarola per una decina minuti
seguita da diarrea. Oltre i quindici possono causare una sorta di shock anafilattico. MAI mangiare dolci
dopo o prima l'ingestione dei chicchi. Legando agli zuccheri presenti in essi diventano tossici
causando febbri, dolori intestinali e fortissimi mal di testa.
OFFLINE
Post: 201
Città: ACCIANO
Età: 37
Sesso: Maschile
08/10/2012 16:55

Bel lavoro, solo 1 cosa, se mi specifichi per veleno lo stato disico in cui si trova (polvere, liquido, gassoso) e poi rilinkamelo che ti do l'approvazione
OFFLINE
Post: 6
Città: PAVIA
Età: 33
Sesso: Maschile
08/10/2012 21:16

l'acqua cremisi è una sorta di "crema" semitrasparente da spalmare sulla lama o in cui intingere la punta.

Il carnescura come gia tetto è simile ad un olio giallognolo per consistenza e per colore

Il sanguedighiaccio è una patina vagamente azzurrognola nella forma da applicare sulle armi o di una polverina celeste per la forma da inalazione

la morte ghignante pare acqua ma, se accumulata in quantità in un contenitore, si potranno notare sfumature che variano dal rosso al blu a seconda della temperatura dell'ambiente.


OFFLINE
Post: 201
Città: ACCIANO
Età: 37
Sesso: Maschile
04/12/2012 16:12

approvato
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